mercoledì 25 maggio 2022

IL CONSERVATORIO DI MUSICA "A. BUZZOLLA", IN COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO "A. BUZZOLLA" DI ADRIA, DOMENICA 29 MAGGIO ALLE ORE 21 PRESSO IL TEATRO COMUNALE DI ADRIA

presentano il Singspiel "ANGUANE" per cantanti solisti, coro, orchestra, narrazione e azione scenica per un totale di più di 170 studenti.

Il grande progetto vede come protagonisti l’Orchestra del Conservatorio diretta dal Maestro Ambrogio De Palma, il Coro del Conservatorio diretto dal Maestro Stefano Torchio, e il Coro della Scuola Media “A.Buzzolla” preparato dal Maestro Francesco Toso.

Nell’occasione, si esibiranno come Cantanti solisti Ksenia Orechova, Kimberly Tiengo, Margherita Valtorta, Mosè Padovani.

La Regia è stata opera di Sofia Lavinia Amisich, mentre la narrazione e le scenografie sono state curate dalla Scuola Media “A.Buzzolla”, coordinata dalle docenti Maria Loreta Boscolo, Sandra Onofri e Annalisa Andreello.

L’idea del concerto “Anguane” ed il testo sono di Giacobbe Nevio Zanivan, mentre le musiche di Alberto La Rocca.

Il Docente coordinatore Alberto La Rocca spiega: “Il testo di Giacobbe Nevio Zanivan è basato su antiche leggende dell' Italia settentrionale che narrano delle anguane, esseri mitologici che popolano i boschi e le sorgenti. Quando un umano si innamora di un'anguana e la vuole sposare, ne nasce un'infelice storia d'amore tra individui appartenenti a mondi inconciliabili.


La mia musica vuole creare atmosfere sospese tra magia e mistero, suspence e terrore. Evoca scene epiche e cavalleresche, feste popolari, matrimoni notturni, rapimenti di giovani e incontri con esseri mitologici, tematiche ambientaliste e sociali.”


Giacobbe Nevio Zanivan aggiunge: “Le nostre più profonde radici culturali comprendono sicuramente la grande tradizione orale del mondo contadino, la mitologia antichissima che, passata di bocca in bocca, ha generato un mondo fantastico, nel quale si muovono creature che stanno a mezzo tra l’essere umano e le forze della natura.


Quelle che sono ormai trattate come storielle banali, riferite a mondi scomparsi definitivamente, contengono in realtà il lungo cammino che il popolo delle Alpi ha percorso in migliaia di anni, racchiudono le spiegazioni a-scientifiche che la gente dava ai fenomeni che non riusciva a spiegare, accompagnando riti, religioni e pratiche magiche.


La gente dei campi sapeva così di non essere sola di fronte alla natura, ma che assieme a loro abitavano creature misteriose, dotate di poteri magici, talvolta benigne, talvolta maligne.


Le anguane, donne d’acqua, donne serpente, donne pesce, hanno ascendenze di nobilissima tradizione. Da modelli già presenti nella cultura mesopotamica, si passa alle ninfe ed alle sirene greco-romane, alle anguane venete, alle Ondine tedesche, alle Melusine francesi, alle Rusalki slave ed alle Krivepete friulane.


Sono esseri che vivono nelle forre, nelle grotte, nelle foreste, vicino sempre all’acqua. Di giorno invisibili, perché si nascondono o prendono la forma di serpenti o anguille. Di notte diventano bellissime ragazze dai capelli rossi ed occhi verdi che fanno il bucato e stendono le lenzuola sui filari delle viti per farle asciugare alla luce della luna.


Gli uomini, attirati dal canto melodioso e dalla loro bellezza, spesso finivano o stregati da un amore impossibile o annegati. Le donne invece odiavano le anguane.


Secondo alcune leggende le anguane potevano sposare un umano, ma allora perdevano la loro immortalità. Quasi sempre l’anguana donava al suo sposo una grande prosperità, ma tremenda e spesso mortale era la sua vendetta se tradita. Le anguane rimasero vive nella fantasia dei nostri nonni, per poi sparire per sempre nel mondo moderno.”


Infine, il Maestro La Rocca ringrazia il Comune di Adria, il Conservatorio e la Scuola Secondaria di Primo Grado dell'opportunità di mettere in scena il proprio  lavoro, con la finalità di creare sinergia tra realtà scolastiche diverse, offrendo l'occasione di collaborare assieme ad un progetto interdisciplinare con un'importante valenza educativa e aggregante.


Si ricorda che è obbligatorio indossare la mascherina FFP2.

Ingresso libero previa prenotazione obbligatoria di biglietto da prenotarsi  dal 23 al 28 Maggio presso la Pro Loco di Adria, con una delle seguenti modalità:

- di persona (sede Pro Loco, Piazza Bocchi 1) o telefonando allo 0426 21675 o 3273610567 (anche Whatsapp e sms) dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e anche il giovedì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30

- via email: prolocoadria@gmail.com




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