Negli ultimi decenni il tratto di costa che si estende dalla Foce dell'Adige alla Foce del Po di Goro ha registrato un generalizzato arretramento della sua linea, con un progressivo assottigliamento degli scanni che assolvono la funzione di naturale difesa delle lagune retrostanti e delle arginature di prima difesa a mare che le separano dalle valli da pesca e dai terreni coltivati.
"Tale fenomeno si è accentuato in occasione di eccezionali eventi meteomarini - spiega l'assessore regionale alla Difesa del Suolo -, come ad esempio quelli verificatisi nel novembre 2012, che hanno particolarmente colpito le lagune venete e i litorali nord adriatici, causando una consistente erosione di alcuni tratti di costa compresi tra il Po di Tolle e il Po di Goro e numerosi dissesti nella scogliera in pietrame che delimita la parte esterna dello scanno antistante la Sacca di Scardovari".
Ulteriori mareggiate significative hanno successivamente aggravato i fenomeni erosivi e raggiunto in alcuni siti una intensità tale da ridurre in modo preoccupante la profondità della spiaggia. Con il piano degli interventi previsti per i territori danneggiati dagli eventi calamitosi che avevano colpito il territorio veneto è stato finanziato un primo stralcio di opere ed interventi di carattere strutturale funzionali al ripristino ed alla stabilizzazione della linea di costa in vari tratti di litorale, che sono stati curate dal Genio Civile di Rovigo.
"Nel caso specifico - dettaglia l'assessore - l'intervento prevedeva la realizzazione di un pennello con scogliera di massi naturali ad andamento curvilineo della lunghezza di circa 400 metri, il dragaggio del canale di bocca sul sedime del canale esistente e il deposito del materiale dragato sul lato occidentale del canale, per ricostruire il deposito sabbioso naturale oggi in gran parte eroso dalle correnti e dal moto ondoso".
"Con questi manufatti, iniziati in primavera e che saranno completati entro l'estate, per i quali abbiamo investito 850.000 euro - conclude l'assessore - saranno ridotti gli attuali apporti di sedimenti alla Bocca Sud e conseguentemente limitati i problemi di interrimento e sarà consentita una riconfigurazione della Bocca Sud che restringerà e consoliderà il varco secondario occidentale della Bocca stessa, per favorire il mantenimento dell'officiosità del varco principale orientale".
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