venerdì 26 ottobre 2018

ADRIA:IL M5S LOCALE INTERVIENE SULLA QUESTIONE DELLA RASSEGNA TEATRALE


La collaborazione tra ArteVen Associazione Regionale per il Teatro Veneto e la Città di Adria nasce nel 1997 esattamente con la messa in scena dello spettacolo di Ingmar Bergman “Scene da un matrimonio”, con Gabriele Lavia e Monica Guerritore. E parafrasando il titolo, il matrimonio dura da 20 anni ma a quanto si legge non si supereranno le nozze di porcellana.
Apprendiamo dalla stampa che l’Amministrazione Barbierato non intende avviare la 21^ stagione di prosa, e ci sembra di capire che principalmente intenda interrompere la collaborazione con ArteVen.
Ci chiediamo perché siano giunti a questa grave decisione, quali siano le vere motivazioni che hanno portato ad interrompere un sodalizio che è rimasto fortissimo con la città di Adria passando attraverso 20 anni di amministrazioni diverse, superando periodi di estrema difficoltà come la chiusura del teatro per restauro, momento in cui tutto si trasferì al Politeama con non pochi problemi di natura organizzativa ed economica, che furono superati e affrontanti con l’obiettivo unico di non interrompere il virtuoso ciclo culturale importante solo ed esclusivamente per i cittadini.
Conosciamo i problemi economici che l’amministrazione si trova ad affrontare, ma ci chiediamo se veramente è stato fatto tutto il possibile per valutare altre strade e altre soluzioni che magari potevano arrivare proprio attraverso un dialogo aperto e immediato, quindi già a luglio, con Arteven il partner di sempre.
Arteven, in questi 20 anni, è diventato sempre più un punto di riferimento per i teatri del Veneto non solo per essere uno dei più grandi distributori nazionali, ma ancor più, dopo l’accordo realizzato con il Teatro Stabile, come centro di produzione impegnato nella valorizzazione delle produzioni del territorio.


Essere uno dei più grandi distributori nazionali ha molti vantaggi, tra i quali quello di poter ottenere degli spettacoli di alto livello a delle condizioni eccezionali, si ricordi per esempio lo spettacolo dello scorso anno dei Momix, regalato al Comune di Adria, che non era però riuscito a trovare le risorse minime per aprire il teatro, motivo per cui lo spettacolo migrò a Rovigo riscuotendo uno straordinario successo.

Siamo convinti che una soluzione la si sarebbe prima di tutto dovuta cercare sfruttando proprio la riconosciuta peculiarità di Arteven, profondo conoscitore delle regole amministrative e delle difficoltà oggettive che incontrano i teatri gestiti dalla pubblica amministrazione, che ne hanno sempre fatto un partner strategico capace di recuperare le risorse minime idonee per proporre degli spettacoli all’altezza delle aspettative.
Positivo risulta il desiderio di aprire il teatro ai giovani studiosi dell’arte, come ad esempio gli studenti del conservatorio, ma questi non dovranno essere sfruttati al posto di professionisti, perché tale scelta non parrebbe più lungimirante, anzi al contrario sarebbe addirittura discutibile dal punto di vista etico. Ingaggiare studenti perché non li si pagherebbe è innanzitutto un messaggio sbagliato, indirizzato proprio ai giovani aspiranti artisti, che una volta guadagnato il rango di professionisti si troveranno disoccupati in favore di chi succederà loro sui banchi di scuola.
Alla luce di quanto evidenziato, Confidiamo in una inversione di marcia delle scelte che l’attuale Amministrazione ha allo studio per quanto riguarda la gestione del Teatro Comunale e l’organizzazione degli spettacoli da calendarizzare, nell’esclusivo interesse della Città e della tradizione artistica che ci ha sempre distinto".

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