Sic
Marini: salvaguardiamo i delfini, le tartarughe e gli uccelli. Chi salva la
pesca professionale?
Le associazioni di
categoria (Agrital, Fedagri-pesca, legacoopagroalimentare-pesca e impresa pesca
Coldiretti) sono preoccupate e contrariate dalla superficiale e grossolana
proposta del ministero dell’ambiente dei nuovi Sic in base ai dati proposti da
ISPRA in alto Adriatico e sono contrarie alla costituzione di sic marini che
compromettono la sopravvivenza di imprese di pesca e di migliaia di operatori
E’ quanto è emerso
dalla riunione del distretto di pesca del Nord Adriatico in Regione Veneto, composto
dagli assessori regionali all’agricoltura e pesca delle regioni del Veneto,
Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, dai rappresentanti delle istituzioni
locali e delle varie marinerie.
I pescatori
percepiscono i Sic come un’ennesima limitazione alle loro attività, che si
somma a quelle che, a diversi livelli e con differenti finalità, riducono le
aree e gli attrezzi di pesca(fascia costiera, Sic marini, zone di tutela
biologica, aree marine protette, poligoni di tiro, concessioni per acquacoltura
ec)Le marineria del Veneto su questa vicenda hanno dichiarato lo stato di agitazione.
A tale scopo è stato
attivato, dalle associazioni di categoria e dalle tre regioni citate, attraverso i
flag Veneziano e quello di Chioggia delta del Po, insieme all’università di
Padova e Arpav, uno studio che analizza, sulla base di un monitoraggio accurato,
le potenziali interferenze delle specie Caretta Caretta e tursiops Truncatus
con il settore della pesca marittima e generare delle proposte utili a
garantire la presenza di queste specie in uno stato di conservazione
favorevole, garantendo allo stesso tempo l’economia delle imprese locali di
pesca in un’ottica di sostenibilità.
L’assessore della
regione Veneto Giuseppe Pan ha evidenziato che dai dati scientifici raccolti
dal mondo della ricerca, emerge come non sia la pesca la minaccia prevalente
per le popolazioni di delfini e tartarughe che vivono nell’Adriatico bensì
altre attività umane o l’inquinamento. Non può essere criminalizzata la pesca
e, soprattutto, proibirla non è la soluzione. Alla riunione del distretto ha
partecipato anche il sottosegretario all’agricoltura
e pesca,l’onorevole Franco Manzato. Da tempo interessato alla questione e alla
interlocuzione con il ministero dlel’ambiente, ha garantito l’impegno sulla
vicenda.
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