ROSOLINA:IL TRIBUNALE IMPONE ALLA MAMMA DEL SINDACO DI RESTITUIRE LA CASA POPOLARE ALL'ATER. DA ANNI VIVE CON IL FIGLIO BENESTANTE
“Il sindaco buono lascia le persone in difficoltà in lista d’attesa delle case popolari, mentre
lui, per diversi anni, e fino a pochi giorni fa, ha tenuto una casa ATER vuota, dove
in teoria abitava la mamma. E’ noto anche ai sassi infatti, che la mamma abita
da diversi anni con lui, e ora finalmente, a seguito di una sentenza del
tribunale, la madre deve liberare i locali. Di certo non si può dire che Vitale
e la sua famiglia siano indigenti da non garantire un decoroso mantenimento
alla madre” Sono le parole della consigliera Daniela Falconi nell’evidenziare la
questione della casa popolare della mamma del sindaco.
A parlarne anche il consigliere Pako Massaro
“Il sindaco, possessore di quote di una società di costruzioni di immobili, SEP, fino al 2006, anno nel quale ha “donato” (regalato) 1.300.000 euro di quote al fratello per fare il Sindaco di Rosolina, aveva la mamma che abitava in una casa ATER. Sicuramente, era difficile per lui trovare un’abitazione più adeguata per la mamma, magari al piano terra viso l’incedere degli anni, allora ha preferito Puntare i piedi e visto che l’ATER aveva dato l’ordine di liberare l’immobile per poterlo dare a chi ne aveva veramente bisogno, qualcuno ha pensato bene di fare un ricorso, per impedire che un bisognoso avesse la casa ATER in possesso di una delle famiglie più benestanti di Rosolina. Il ricorso è andato avanti per tutto il primo mandato Vitale per terminare in questi giorni-prosegue Massaro-. E per questo, da oggi Rosolina ha una casa Ater in più, per le persone bisognose”
“Il sindaco, possessore di quote di una società di costruzioni di immobili, SEP, fino al 2006, anno nel quale ha “donato” (regalato) 1.300.000 euro di quote al fratello per fare il Sindaco di Rosolina, aveva la mamma che abitava in una casa ATER. Sicuramente, era difficile per lui trovare un’abitazione più adeguata per la mamma, magari al piano terra viso l’incedere degli anni, allora ha preferito Puntare i piedi e visto che l’ATER aveva dato l’ordine di liberare l’immobile per poterlo dare a chi ne aveva veramente bisogno, qualcuno ha pensato bene di fare un ricorso, per impedire che un bisognoso avesse la casa ATER in possesso di una delle famiglie più benestanti di Rosolina. Il ricorso è andato avanti per tutto il primo mandato Vitale per terminare in questi giorni-prosegue Massaro-. E per questo, da oggi Rosolina ha una casa Ater in più, per le persone bisognose”
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