venerdì 13 luglio 2018

PORTO VIRO:LA LEGA DI PORTO VIRO A SOSTEGNO DEI PUNTI NASCITA POLESANI



Il Ministero della Salute, attraverso il “Comitato Percorso Nascita Nazionale” ha deciso di chiudere i punti nascita degli ospedali di Adria e Trecenta, perchè operano al di sotto della soglia di 500 parti annui.

Questa soglia era stata stabilita dall'allora ministro Lorenzin – afferma il consigliere comunale della Lega Michele Capanna, che è anche medico - perchè si riteneva che con un volume di casistica basso non si sarebbe potuto mantenere un livello di competenza e sicurezza tale da affrontare condizioni complesse e situazioni di emergenza. Il presidente Zaia aveva però chiesto una deroga per i punti nascita veneti interessati dal provvedimento, in considerazione delle peculiarità del nostro territorio ma questa è stata concessa solo per alcune realtà, con penalizzazione del Polesine. "

Il Governo deve considerare le peculiarità del nostro territorio Basso Polesano – aggiunge l'assessore comunale Diego Crivellari - con grandi distanze da coprire per chi proviene, ad esempio, dal comune di Porto Tolle e tenere conto dell’aumento del numero di utenti che durante l’estate frequentano le località balneari della nostra fascia costiera”.

Il segretario della sezione Lega di Porto Viro Marino Tessarin afferma che “i nostri assessori regionali Coletto e Corazzari, coadiuvati dalla deputata Antonietta Giacometti, hanno intrapreso un dialogo con il Ministero della Salute per chiedere di rivedere le proprie posizioni e mantenere i punti nascita di Adria e Trecenta, in quanto presidi irrinunciabili che rispondono efficacemente ai reali bisogni di un territorio avente caratteristiche geografiche di disagio per i pazienti. Fa sorridere che il Partito democratico adriese attacchi la Giunta Zaia sulla questione ma è evidente che la Regione non ha alcuna responsabilità perchè la decisione è stata presa dal precedente Governo Renzi, a trazione PD”.

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