venerdì 13 luglio 2018

VENEZIA:SANITA',BARTELLE(M5S)PROPONE UNA SOLUZIONE PER I PUNTI NASCITA

Venezia: Sanità, La consigliera Patrizia Bartelle(M5S) Propone una soluzione  per i punti nascita


”La chiusura dei punti nascita è una  decisione fatta a tavolino che non tiene conto della vera realtà territoriale- dichiara la consigliera Bartelle, residente nel Polesine- troppo semplice considerare 42 minuti di percorrenza tra Chioggia  e Polesine Camerini, anziché considerare le altre località di uno dei comuni più estesi d’Italia:Porto Tolle. Es:Barricata -Chioggia 1ora 14minuti per 57 km.(nella foto)

La regione potrebbe prevedere la possibilità  dello scambio del personale tra Adria e Rovigo, finanziando direttamente il servizio, che risulterebbe di fondamentale importanza in questo periodo dell’anno, in cui la popolazione nel Bassopolesine viene incrementata da un  numero importante di famiglie che scelgono il Delta del Po”
“Molto probabilmente nella stesura per la richiesta di deroga per l’ospedale di Adria, qualcuno ha trascurato di evidenziare che  l’ospedale della città Etrusca serve le località balneari come Rosolina mare, Barricata e Boccasette per le quali necessitano lunghi tempi di percorrenza, con tanto di arteria stradale (tra le più pericolose per numero di incidenti), oltre alla presenza  di disagio orografico. Già, perché nel cuore del Delta del Po, da Porto Levante ( Scano Cavallari) a Porto Tolle( Scano  Boa, Bastimento, Bonello Bacucco) esistono  spiagge raggiungibili unicamente a bordo di imbarcazioni che in questi ultimi anni, proprio per la loro bellezza peculiare, hanno contribuito all’incremento turistico di un’area classificata riserva della Biosfera Mab Unesco.Parlando di cifre, basti pensare ai triplicati incassi sulla tassa di soggiorno per il comune di Porto Tolle, nel giro di questi ultimi anni. “

Nel concludere La consigliera Bartelle  invita quindi Zaia a finanziare i punti nascita che il ministero vuole chiudere e per i quali i primi cittadini si stanno letteralmente mobilitando in rete”Non sarebbe la prima volta che la regione Veneto finanzia un servizio ritenuto importante per la comunità, per questo credo che Zaia debba  ascoltare gli appelli dei sindaci dei comuni degli ospedali in questione”


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