martedì 31 luglio 2018

REGIONE:PESCA,ASSESSORE PAN"GIA' RICHIESTA AI MINISTRI LA SOSPENSIONE DEI NUOVI SIC MARINI"


PESCA: ASSESSORE PAN, “GIÀ CHIESTA AI MINISTRI COMPETENTI LA SOSPENSIONE DEI NUOVI SIC MARINI IN ALTO ADRIATICO – AZIONE SINERGICA CON REGIONI LITORANEE”



Al ministro dell’Ambiente e al ministro delle politiche agricole le tre Regioni che affacciano sull’Alto Adriatico hanno già chiesto, a metà luglio, di sospendere l’istituzione di nuove aree protette marine nello specchio adriatico, fintantochè non avremo dati certi e aggiornati sulle presenze di specie marine protette, come il delfino dal naso a bottiglia e la tartaruga marina”. Così l’assessore regionale alla pesca Giuseppe Pan risponde alle preoccupazioni del comparto ittico veneto e a quanti avevano accusato la regione di immobilismo.

Con un documento congiunto le Regioni Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, quali rappresentanti del Distretto di pesca Nord Adriatico – informa Pan – hanno già segnalato ai ministeri competenti che gli interventi di completamento della direttiva Habitat e di Rete Natura 2000 nell’ambito marino del cosiddetto ‘golfo di Venezia’, potrebbero esplicare impatti negativi nei confronti dell’intero comparto ittico, settore già fortemente compromesso”.

Per di più –prosegue Pan – le tre regioni il 19 luglio scorso hanno formalmente chiesto ai ministri dell’Ambiente Sergio Costa e del settore Primario Marco Centinaio di sospendere l’iter di istituzione dei nuovi prospettati ‘siti di importanza comunitaria’ almeno fino a quando non si avranno ulteriori dati, oltre a quelli forniti da ISPRA, in modo tale da predisporre le basi scientifiche per delle politiche integrate che siano in grado di far coesistere le diverse esigenze di tutela ambientale e di salvaguardia del comparto ittico”.

A quanti accusano la Regione Veneto di immobilismo, senza conoscere il lavoro di studio, approfondimento e confronto svolto, sia a livello regionale che interregionale e nazionale – prosegue Pan – consiglio di documentarsi bene prima di diffondere inutili allarmismi: le sorti della flotta peschereccia veneta e le prospettive di sviluppo sostenibile della piccola pesca artigianale in Adriatico sono ben presenti a questa amministrazione, che ha provveduto a valorizzarle anche promuovendo e finanziando specifici progetti comunitari e interregionali. Tutti progetti imperniati sul principio cardine dell’armonizzazione tra salvaguardia dell’ambiente marino e delle sue specie e tutela dell’economia ittica”.

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