CASA DI RIPOSO DI ADRIA: DELEGAZIONE IN REGIONE, ASSESSORE AL SOCIALE, "VERIFICHEREMO QUALITÀ DELL'ASSISTENZA E PROGETTI AMMINISTRATORI"
Una verifica ispettiva sulla qualità del servizio offerto agli ospiti e sul rispetto degli standard assistenziali previsti dalla normativa regionale e un confronto diretto tra Giunta regionale e amministratori dell'Ipab per capire intenzioni e progetti futuri: queste le conclusioni dell'incontro odierno, a palazzo Balbi, tra una delegazione di lavoratori e famigliari degli ospiti del Csa di Adria e l'assessore regionale al Sociale, presente anche l'assessore polesano al Territorio e l'assessore al sociale del Comune di Adria, Patrizia Osti.
I rappresentanti dei 110 dipendenti dell'Ipab di Adria e dei 200 ospiti hanno rappresentato ai due esponenti della Giunta regionale del Veneto le difficili relazioni sindacali esistenti con l'attuale direzione dell'ente, le preoccupazioni per la riduzione imposta dei tempi di assistenza agli ospiti, l'incertezza sul piano gestionale e sugli obiettivi di sviluppo degli amministratori attuali.
"Gli interessi prioritari della Regione sono il benessere degli ospiti, la salvaguardia delle prestazioni assistenziali e il rispetto degli standard regionali stabiliti per l'accreditamento", ha presso l'assessore al Sociale, che ha annunciato l'intenzione di attivare l'Ulss 5 Polesana per effettuare una "verifica ispettiva" sulla qualità del servizio offerto dal Csa di Adria.
"Mi confronterò inoltre con gli amministratori e la direzione del Csa - ha aggiunto l'assessore - per capire quali sono i progetti in merito al necessario adeguamento strutturale dell'edificio e la loro sostenibilità finanziaria. L'assegnazione all'Ipab di Adria dei 5 milioni stanziati con il fondo di rotazione regionale previsto dalla legge finanziaria 2012 è condizionata, infatti, alla presentazione di un progetto chiaro, definito e condiviso. Pena la revoca del finanziamento".
Nel contempo la consigliera regionale pentastellata Patrizia Bartelle ha presentato un'interrogazione alla giunta Zaia per sapere in base a quale criterio la somma di euro 1,5 milioni di cui alla DGRV 2561/2009 art. 36 L.R. 1/2004, originariamente destinata all’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi, può essere ora destinata alla realizzazione di una struttura ex novo; in che modo è stata utilizzata, nel dettaglio, la somma di euro 400.000 euro che oggi risulta mancante dal totale di euro 1,9 milioni di cui alla DGRV 2561/2009 art. 36 L.R. 1/2004;perché non è stato speso tutto il contributo regionale di 1.900.000 euro; è possibile utilizzare oggi, con sei anni di ritardo, i 5 milioni di euro stanziati dalla Regione con la DGRV 2517/2011 art. 8 L.R. 7/2011.
E in sinergia anche la consigliera del comune di Adria Cristina Caniato presenterà un'analoga interrogazione alla giunta Massimo Barbuiani
Nel contempo la consigliera regionale pentastellata Patrizia Bartelle ha presentato un'interrogazione alla giunta Zaia per sapere in base a quale criterio la somma di euro 1,5 milioni di cui alla DGRV 2561/2009 art. 36 L.R. 1/2004, originariamente destinata all’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi, può essere ora destinata alla realizzazione di una struttura ex novo; in che modo è stata utilizzata, nel dettaglio, la somma di euro 400.000 euro che oggi risulta mancante dal totale di euro 1,9 milioni di cui alla DGRV 2561/2009 art. 36 L.R. 1/2004;perché non è stato speso tutto il contributo regionale di 1.900.000 euro; è possibile utilizzare oggi, con sei anni di ritardo, i 5 milioni di euro stanziati dalla Regione con la DGRV 2517/2011 art. 8 L.R. 7/2011.
E in sinergia anche la consigliera del comune di Adria Cristina Caniato presenterà un'analoga interrogazione alla giunta Massimo Barbuiani
Per l'assessore polesano al Territorio, il mantenimento del livello qualitativo dei servizi agli ospiti, la salvaguardia dei posti di lavoro e di un clima sereno nelle relazioni sindacali, nonchè il dialogo tra amministrazione comunale e amministratori dell'Ipab, sono le coordinate di lavoro dell'amministrazione regionale. "La casa di riposo di Adria è un presidio di ‘eccellenza' per il territorio. Ci adopereremo per favorire il dialogo tra tutte le parti in causa - ha aggiunto il rappresentante del Polesine nella Giunta regionale - ma per dialogare ci vuole la disponibilità di tutti i soggetti coinvolti e la volontà di tutti di rinunciare ad azioni e toni di mero scontro, del tutto inappropriati ed inaccettabili in tema di sanità e di servizi alla persona".
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