“Dovremo attendere il deposito della sentenza per conoscere a fondo le motivazioni che hanno spinto la Consulta a bocciare la Legge regionale sull'identità veneta. Per quanto possiamo capire leggendo gli articoli di stampa, si tratta di una bocciatura totale, che presenta gravi insufficienze in molte materie: Diritto Costituzionale, Storia Italiana Moderna e Contemporanea, Sociologia, Lingua e Letteratura Italiana” Esordisce così la consigliera penta stellata Patrizia Bartelle- “ Pare di capire dai resoconti giornalistici, che tra i componenti del Consiglio Regionale del Veneto e tra i consulenti giuridici, storici e linguistici della Giunta Zaia, alberghino scarse competenze nelle materie citate, al punto che si è resa necessaria una sonora bocciatura da parte della Corte Costituzionale, e non un semplice rinvio alle riparazioni settembrine”.
“Per evitare altre future bocciature, urge quindi attivare corposi corsi di recupero. Per questo, non appena disponibile il testo completo della sentenza, proporrò un Progetto di Legge per rendere obbligatorio ai Consiglieri Regionali che votarono la Legge sull'Identità Veneta, per il quale sarà previsto un Corso intensivo di Formazione sulla Storia e sulla Lingua Italiana, sulla Costituzione della Repubblica e sulla Sociologia dei popoli”.
“A tale corso potranno partecipare liberamente anche i consulenti e i tecnici di supporto alla Giunta che lo vorranno. Gli eventuali oneri saranno reperiti a bilancio nello stanziamento già previsto per incentivare l'identità Veneta. Nessun aggravio di spesa per i rappresentanti del Popolo Veneto, ma solo un semplice aggravio di cultura”
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