"Noi collaboratori e corrispondenti della redazione di Rovigo, segnaliamo in modo unitario e compatto tutto il nostro disagio e disappunto per il messaggio di posta elettronica ricevuto nella giornata di venerdì 13 aprile 2018, con il quale ci è stata comunicata la revisione unilaterale e assolutamente non concertata dei parametri di pagamento dei nostri articoli, a far data, con grande sensibilità, dall’1 Maggio, festa dei lavoratori. Per rispetto alla nostra professione e alla nostra professionalità riteniamo che sia doveroso astenerci dal lavoro per dare un segnale forte della nostra contrarietà.
Il contratto che ci viene imposto è lesivo dei principi fondamentali di un corretto rapporto fra le parti: ci viene chiesto di lavorare di più con le stesse tariffe già di per sé basse. Inoltre, le tariffe riservate ai collaboratori e corrispondenti della provincia di Rovigo sono le più basse fra tutte le edizioni. Ogni giorno garantiamo un servizio con passione, professionalità e impegno che va ben oltre quanto in realtà ci è chiesto dal contratto che a suo tempo abbiamo firmato, dove si specifica che il nostro lavoro non configura un rapporto di lavoro subordinato né di collaborazione fissa, ed è senza vincoli di dipendenza, subordinazione e orario.
Convinti che il Gazzettino sia un patrimonio di tutti, e non solo dell’azienda, auspichiamo un confronto tale da ripristinare quella fiducia necessaria per continuare a collaborare. Fino a quando non vedremo dei segnali di vero dialogo, di disponibilità e di rispetto del nostro lavoro, ci riserviamo il diritto di incrociare le braccia ed astenerci dal nostro lavoro.
Ringraziamo i colleghi redattori che sono al nostro fianco in questa battaglia e li invitiamo ad evitare l'utilizzo dei nostri pezzi "freddi" in giacenza per non rendere meno efficace il nostro sforzo e la nostra battaglia"
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