"Grazie del vostro impegno, del vostro sostegno generoso al nostro partito, alla nostra coalizione, alla mia candidatura. Abbiamo vissuto questo mese con passione, disponibilità e umiltà. Abbiamo incontrato, conosciuto, ascoltato persone e problemi, luoghi e speranze. Abbiamo dato risposte e preso impegni che, comunque, per quanto nelle nostre possibilità, manterremo. Gli elettori hanno fatto le loro scelte ed il nostro impegno diretto e costante nel territorio non è stato sufficiente. È prevalso un dato nazionale di protesta e di ribellione, di paura e di chiusura. Il presente con le preoccupazioni contingenti, legittime o eccessive, e il futuro ancora incerto, anche se migliore di ieri, hanno avuto la meglio sui buoni risultati raggiunti per rilanciare il Paese, in questi 5 anni difficili di governo, e sulla strada intrapresa e sulle sue opportunità. Il valore del territorio, dei suoi problemi e delle sue necessità; i programmi, i candidati, la loro fisionomia, esperienza, disponibilità personale non sono stati presi in considerazione, non hanno rappresentato valore aggiunto nelle scelte dell'elettorato.
La sconfitta evidente e senza attenuanti del Partito democratico e le affermazioni clamorose della Lega e del Movimento 5 stelle sono lì a dimostrare che si vince quando si riescono a presentare proposte alternative, che definiscono un’identità. Il Partito democratico, il nostro partito ha avuto la forza, in questa campagna elettorale, di presentare proposte credibili per il futuro del Paese; ma troppo tardi. Per troppo tempo l’agenda politica italiana è stata dettata da Lega e 5 stelle su temi scottanti e controversi sui quali devono contare più i valori che le convenienze.
Anche in Veneto, come in tutto il Paese, siamo di fronte ad una dura realtà, che ci obbliga a una riflessione profonda delle nostre scelte: politiche, organizzative e di rappresentanza.
Per quanto mi riguarda si conclude la mia presenza in Parlamento. Ma non cessa il mio impegno civico.
A maggior ragione sento, mai come ora, di fronte a questo risultato, così pesantemente negativo, il dovere di testimoniare e sostenere, con maggior nettezza di quanto abbiamo fatto finora, il valore profondo dei nostri ideali, delle nostre convinzioni economiche e sociali, civili e istituzionali, fondate sull’eguaglianza diffusa e la solidarietà condivisa; sulla parità tra tutte le persone e l'altruismo; su un'Europa più forte e migliore e su uno Stato più presente e federale, su un Veneto accogliente e sereno. Ripartiamo da tutto ciò, da noi stessi e dai nostri valori, con coraggio, senza arroganza, ma con determinazione; sia pure controcorrente e in minoranza, in politica e nella società, ma assieme a quel 20% di Veneti e di Italiani che hanno condiviso e sostenuto, col loro voto, le nostre ragioni di civiltà e di futuro.
Grazie a tutti voi,
Pier Paolo Baretta
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