venerdì 2 marzo 2018

PORTO TOLLE:BARETTA INCONTRA LE CATEGORIE ECONOMICHE


Baretta, a Porto Tolle l'incontro con le categorie economiche
La riconversione della centrale elettrica e la valorizzazione delle produzioni agricole locali sono stati  i temi al centro del confronto



Due incontri per fare il punto, da un lato, sul progetto di riconversione della centrale di Porto Tolle e, dall'altro, sulla valorizzazione delle produzioni agricole di qualità del territorio. 
È iniziata da Porto Tolle la giornata in Polesine del sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, candidato al Senato nel collegio uninominale di Rovigo, Chioggia, Cavarzere, Cona, Riviera del Brenta e Miranese, che insieme al sindaco Claudio Bellan ha incotrato i consorzi di imprese coinvolti nel progetto dellacentrale elettrica di Poto Tolle.
"Bisogna arrivare, in tempi brevi, a un progetto definitivo per la riconversione della centrale elettrica, che coinvolga le impresedel territorio." Questa la prima risposta di Baretta alle preoccupazioni dei rappresentanti dei consorzi e delle forze sindacali.
"Enel - ha continuato il sottosegretario - deve assumersi la responsabilità delle bonifiche, tanto più se il progetto vincitore di Futur-e prevede la realizzazione di un moderno villagio turistico per famiglie. Va creato, inoltre, un percorso che coinvolga i consorzi locali non solo nelle bonifiche,ma anche negli abbattimenti e nella ricostruzione, perché sarebbe uno strumento per il supporto dell'economia locale".
Al termine dell'incontro, il sottosegrtario si è impegnato a interessare della questione anche il ministro Calenda.
La burocrazia come ostacolo allo sviluppo e la valorizzazione dei prodotti agricoli sono stati, invece, il focus del confronto tra il sottosegretario e i produttori dell'area costiera del Polesine.
"La valorizzazione delle produzioni agricole di qualità, l'istituzione del marchio Le Terre del Mare, la regolamentazione degli accordi internazionali - ha sottolineato Baretta - sono i nodi centrali di un progetto di rilancio del settore agricolo che deve
 proseguire sulla strada intrapresa in questi anni. Bisogna incidere su tre livelli: rivedere i trattati internazionali, intensificare e rendere strutturali le misure fiscali già adottate, sostenere le produzioni di qualità con i distretti del cibo".

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