Baretta, a Porto Tolle l'incontro con le categorie economiche
La
riconversione della centrale elettrica e la valorizzazione delle
produzioni agricole locali sono stati i temi al centro del confronto
Due
incontri per fare il punto, da un lato, sul progetto di riconversione
della centrale di Porto Tolle e, dall'altro, sulla valorizzazione delle
produzioni agricole di qualità del territorio.
È
iniziata da Porto Tolle la giornata in Polesine del sottosegretario
all'Economia, Pier Paolo Baretta, candidato al Senato nel collegio
uninominale di Rovigo, Chioggia, Cavarzere, Cona, Riviera del Brenta e
Miranese, che insieme al sindaco Claudio Bellan ha incotrato i consorzi
di imprese coinvolti nel progetto dellacentrale elettrica di Poto Tolle.
"Bisogna
arrivare, in tempi brevi, a un progetto definitivo per la riconversione
della centrale elettrica, che coinvolga le impresedel territorio."
Questa la prima risposta di Baretta alle preoccupazioni dei
rappresentanti dei consorzi e delle forze sindacali.
"Enel
- ha continuato il sottosegretario - deve assumersi la responsabilità
delle bonifiche, tanto più se il progetto vincitore di Futur-e prevede
la realizzazione di un moderno villagio turistico per famiglie. Va
creato, inoltre, un percorso che coinvolga i consorzi locali non solo
nelle bonifiche,ma anche negli abbattimenti e nella ricostruzione,
perché sarebbe uno strumento per il supporto dell'economia locale".
Al termine dell'incontro, il sottosegrtario si è impegnato a interessare della questione anche il ministro Calenda.
La
burocrazia come ostacolo allo sviluppo e la valorizzazione dei prodotti
agricoli sono stati, invece, il focus del confronto tra il
sottosegretario e i produttori dell'area costiera del Polesine.
"La
valorizzazione delle produzioni agricole di qualità, l'istituzione del
marchio Le Terre del Mare, la regolamentazione degli accordi
internazionali - ha sottolineato Baretta - sono i nodi centrali di un
progetto di rilancio del settore agricolo che deve
proseguire
sulla strada intrapresa in questi anni. Bisogna incidere su tre
livelli: rivedere i trattati internazionali, intensificare e rendere
strutturali le misure fiscali già adottate, sostenere le produzioni di
qualità con i distretti del cibo".
Nessun commento:
Posta un commento