I
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Rovigo sgominano una banda di rom
dediti a furti e rapine in abitazione. Due romeni ed una serba fermati su
ordine di custodia cautelare, refurtiva e denaro recuperati e posti sotto
sequestro.
Nel mese di
febbraio 2018 il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di
Rovigo, coordinato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo,
ha avviato una mirata attività di indagine sul conto di soggetti gravitanti
attorno ad un gruppo rom stanziale del luogo, già emerso nel corso di precorse
attività volte alla repressione del reato di ricettazione, che ha permesso di
attribuire loro una serie di eventi criminosi occorsi tra la fine del 2017 e la
prima metà del 2018. In particolare, alla banda – capitanata da un uomo di
nazionalità romena e di etnia rom, cui in tempi diversi si affiancano la
compagna ed altri soggetti di prevalente etnia rom – vengono ricondotti sei
furti in abitazione e una tentata rapina commessi nell’area del basso e medio
polesine tra i mesi di ottobre 2017 e marzo 2018. Ad inizio aprile 2018 la
banda, rinforzata da due romeni giunti per l’occasione da Francia e Romania, si
è resa responsabile di un ulteriore furto in abitazione e di una rapina, sempre
in abitazione, a seguito della quale, ritenuti molteplici e concordanti gli
indizi sui sospettati, il 4 aprile 2018 la PG ha proceduto ad una perquisizione
rinvenendo e recuperando una consistente parte di quanto asportato nel corso
della rapina del giorno prima.
Da un lato,
se con l’intervento dei militari i due «pendolari», sentendosi evidentemente
braccati, hanno lasciato in tutta fretta il territorio nazionale facendo
rientro nei Paesi di rispettiva provenienza, dall’altro il quadro probatorio così
raccolto ha consentito la richiesta di misure cautelari nei confronti dei
componenti del gruppo criminale.
Nonostante
la battuta d’arresto subita, il gruppo non ha comunque dato alcun segnale di
remissione. Il capobanda ha infatti continuato non solo nelle frequentazioni
con altri soggetti aventi specifici precedenti per reati contro il patrimonio e
la persona, ma, in Ferrara, il 14 giugno 2018, ha commesso in complicità con
uno di essi un ulteriore furto di un orologio prezioso, venendo però questa
volta immediatamente fermato ed arrestato in flagranza da personale del locale
Nucleo Investigativo Carabinieri.
Il 25
giugno 2018, accogliendo la tesi accusatoria, il GIP del Tribunale di Rovigo ha
emesso quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti
soggetti di etnia rom: in carcere, per L.S., 25 anni, cittadino romeno
dimorante in Italia, C.M.F., 45 anni, di nazionalità e residenza francese e per
un terzo romeno gravitante in paesi dell’area dell’Unione Europea; agli arresti
domiciliari, per N.R., 28 anni, cittadina serba dimorante in Italia.
Il 3 luglio
2018, nelle more dell’emissione di Mandato di Arresto Europeo (MAE) nei
confronti dei due soggetti colpiti da provvedimento e non presenti sul
territorio nazionale, la misura è stata eseguita in Palmanova nei confronti di
L.S. e N.R., entrambi tratti in arresto mentre tentavano di lasciare la
penisola in direzione dell’est Europa. Nell’occasione ad entrambi, a vario
titolo, sono stati contestati azioni
criminose perpetrate dal mese di ottobre 2017 fino ad aprile 2018, mentre a
L.S. è stata contestato il concorso nella rapina del 3 aprile 2018. Ai due sono
stati sequestrati preziosi e denaro contante di sospetta provenienza illecita,
trovati sulla loro persona ed all’interno del veicolo sul quale stavano
tentando la fuga. Dopo le incombenze di rito, L.S. è stato associato alla casa
circondariale di Udine, ove si trova tuttora recluso, mentre N.R. è stata
ricondotta al proprio domicilio in esecuzione della misura cautelare detentiva.
Col termine
della fase attiva, la PG ha inoltre contestato ad L.S. reiterate violazioni del
divieto di ritorno nel Comune di Rovigo, cui risultava essere stato sottoposto
da precedente provvedimento, ed ha eseguito perquisizione domiciliare a carico
di N.R., a seguito della quale ha rinvenuto e sequestrato ulteriore materiale
di interesse per le indagini.
Il 16
luglio 2018, in Marsiglia (Francia), grazie alla collaborazione con la Sala
Operativa Internazionale presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale –
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, è stato arrestato anche
C.M.F., altro sodale di L.S. coinvolto nel furto del 2 aprile 2018 e nella
rapina del 3 aprile successivo, nei cui confronti era
stato nel frattempo spiccato Mandato d’Arresto Europeo (MAE) su richiesta dell’Ufficio
G.I.P. di Rovigo.
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