I Comuni di Adria, Piove di Sacco, e
Valdagno sono concordi nell'esercitare ogni sforzo possibile a scongiurare la
chiusura dei rispettivi punti nascite, come comunicato dal comitato
ministeriale nei gironi scorsi. Trecenta si unisce a questo coro pur avendo
avviato da un anno un percorso di potenziamento a fronte di una chiusura
provvisoria.
"Siamo fiduciosi nell'intervento del
Governatore della Regione Veneto - spiegano i primi cittadini Omar
Barbierato (Adria), Davide Gianella (Piove di Sacco), Antonio Laruccia
(Trecenta) e Giancarlo Acerbi (Valdagno) - che già ha dimostrato in passato
grande capacità di tutelare gli interessi dei
nostri territori volti al mantenimento di servizi di primaria
importanza come i punti nascite oggi a rischio chiusura "Ministeriale".
Come nel 2016 rimangono valide anche oggi le motivazioni a favore dei
punti nascite, soprattutto considerando il fatto che nel parere del Ministero
la chiusura non viene dettata da motivi di sicurezza delle pazienti
(altrimenti ci sarebbe stato parere di chiusura per tutti i
punti nascita di cui alla richiesta), ma da motivi (opinabili) di mancato
disagio orografico, presenza di servizi alternativi e soprattutto calo
demografico con difficoltà ad incrementare il numero dei parti.
Per questo motivo, abbiamo chiesto al
presidente Zaia un incontro congiunto per affrontare il tema e per offrire
a lui e alla Regione la nostra massima disponibilità.
E' stato già richiesto anche un incontro urgente al Ministro della Salute e
al Comitato percorso nascite nazionale.
Il nostro intento è insomma molto chiaro:
cercare assieme alla Regione una soluzione affinché i nostri territori, per un
bacino complessivo di abitanti Piove di Sacco (circa 100.000) Trecenta (89.000 ) Adria
(75.000) Valdagno (90.000) non debbano rinunciare ad un servizio di
primaria importanza, ove esistono esigenze specifiche e particolari, ed
anche, al contrario di quello che dice il ministero, ove si
riscontrerebbero invece diverse difficoltà a raggiungere in tempi brevi, in condizioni
di emergenza, altri poli ospedalieri.
Chiudere è una scelta
irreversibile, che merita di essere approfondita ed evitata.
I Sindaci di Adria, Piove di Sacco, Trecenta e Valdagno
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