“Il nuovo piano socio sanitario che verrà approvato dal consiglio regionale dopo l’estate, si pone in continuità con il precedente PSSR, perché prosegue ad indebolire la sanità ospedaliera attraverso la distinzione in Hub e Spock, che di fatto concentra in cinque ospedali dell’area centro Veneto e in 2 aziende ospedaliere tutta l’alta specialistica.
Per il Polesine si tratterrà di un’autentica Caporetto, nel momento in cui l’ospedale civile di Rovigo verrà declassato a rilievo provinciale come ospedale HUB e gli ospedali di Adria e Trecenta declassati a semplici nodi di rete, come peraltro la questione dei punti nascita ha già anticipato”. Sono le parole della consigliera regionale penta stellata Patrizia Bartelle nel descrivere il futuro della sanità polesana.
“Quello che la regione definisce “percorso di razionalizzazione” nel piano socio sanitario, si traduce
in realtà in una riduzione della spesa da parte del pubblico e un aumento della spesa da parte dei cittadini. Questo per dire che Zaia può affannarsi a dire che non mette le mani nelle tasche dei veneti, ma in realtà lo fa ogni volta che costringe un cittadino a pagare il ticket e una casa di riposo ad aumentare la retta alberghiera ai propri ospiti”.
“Credo che non sia più il tempo di andare in processione dal governatore per chiedergli che dall’alto della sua benevolenza, si degni di elargire qualche favore ai sindaci polesani supplicanti, ma che sia venuto il tempo che i cittadini polesani attraverso i loro sindaci, chiedano il rispetto di un diritto, che una recente sentenza della corte costituzionale (numero 117/2018) ha dichiarato incomprimibile, e cioè il diritto alla salute .
Nell’entrare nel concreto, la consigliera regionale Patrizia Bartelle ha chiesto ai sindaci in sede di conferenza dei servizi che si è tenuta la scorsa settimana a Rovigo,di sostenere e approvare le modifiche al testo
del piano socio sanitario regionale, attraverso l’approvazione nei vari consigli comunali, prima dell’ approvazione in consiglio regionale del PSSR.
Tra le modifiche suggerite dalla Bartelle–messe a verbale in sede di conferenza dei servizi- l’aggiunta della specificità del “Polesine come terra con una sua caratteristica geografica estesa, con alti indici di vecchiaia per la ridotta dimensione abitativa di gran parte dei suoi comuni“.
“Le modifiche rappresentano –evidenzia la consigliera- l’ unico e possibile spiraglio che consentirà ai primi cittadini di difendere le specificità dei nostri ospedali, le nostre specialità quando verranno in discussione le nuove schede ospedaliere e di difendere le case di riposo ed i nostri anziani quando verranno in discussione le riforme delle IPAB e le delibere applicative del nuovo piano socio sanitario regionale
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