WEST
NILE. COLETTO, “NO ALLARME. REGIONE ULLSS E COMUNI MONITORANO,
CURANO E INTERVENGONO DOVE SERVE. ATTIVO UNO SPECIFICO PIANO. ATTENTI
DA ANNI. STANZIATI NEL TEMPO ANCHE 1,5 MILIONI”.
“La
situazione legata alla presenza in alcune parti del Veneto di focolai
di zanzare portatrici della West Nile non desta allarme. E’ un
fenomeno che si presenta da anni a ogni estate, favorito dal clima
caldo e umido, come adesso. Il sistema sanitario e i Comuni stanno
collaborando attivamente e la decina di casi di contagio umano fin
qui registrati sono la dimostrazione che, dal punto di vista clinico,
la capacità di diagnosi e conseguentemente di cura dei nostri
ospedali è massima”.
Lo
sottolinea l’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, in
relazione alle notizie, provenienti dal territorio, del verificarsi
di alcuni casi della febbre che si può contrarre per la puntura di
una zanzara.
“La
rete di monitoraggio, i controlli, e gli interventi in caso di
necessità (che sulla base del Piano nazionale di sorveglianza sulle
Arbovirosi Tramesse da Zanzare competono ai Comuni) – aggiunge
Coletto – sono tutti attivati e, per quanto riguarda le competenze
dirette della Regione, è attivo il Piano Regionale di Sorveglianza
Integrata e Misure di Lotta ai Vettori predisposto dalla nostra
Direzione Prevenzione, i Dipartimenti di Prevenzione sul territorio
collaborano attivamente con i Comuni, nei Pronto Soccorso e nei
reparti ospedalieri l’eventualità che determinati sintomi possano
essere ricondotti alla West Nile è attentamente considerata e, al
minimo dubbio, si fanno gli esami e si erogano le cure necessarie. Ci
tengo si sappia, perché la popolazione non venga inutilmente
allarmata. A questo si aggiunga che alla questione West Nile la
Regione Veneto dedica la massima attenzione da anni anche con
stanziamenti specifici, che in totale sono finora stati pari a 1
milione 541 mila euro”.
“In
questi giorni c’è chi si chiede cosa fa la Regione – puntualizza
Coletto – ma bastava informarsi un po’ per evitare domande
superficiali e spargere preoccupazioni infondate tra la gente. Dal
punto di vista epidemiologico – fa notare l’Assessore – i
nostri esperti sono molto chiari e preparati e ci dicono che nell’80%
dei casi nelle persone il virus è praticamente asintomatico, in
circa il 20% presenta sintomi simili a una normale influenza, e solo
nello 0,1% dei casi può evolvere in patologie gravi, come
l’encefalite, soprattutto nelle persone anziane o debilitate da
altre patologie. E’ con questa realtà che ci si deve confrontare,
non con una terribile epidemia”.
“Da
parte loro – raccomanda Coletto - i cittadini possono svolgere un
ruolo importante per evitare la proliferazione delle zanzare
attraverso l’adozione di semplici comportamenti come: non
abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni
dove possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni,
bacinelle,
annaffiatoi
copertoni, etc. svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso
comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli; coprire
ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori
d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne)”.
Per
una scelta informata sui repellenti è disponibile una guida “Scelta
e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare”
consultabile al seguente link al sito regionale:
https://www.regione.veneto.it/web/sanita/zanzara-tigre.
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