Presentato
Mercoledì mattina il progetto dell’allevamento avicolo che probabilmente sorgerà
a Corbola. Il terzo allevamento avicolo nel territorio comunale e tra i 15 già
esistenti.
Il primo progetto portato alla ribalta della cronaca grazie alla
stampa ,che ha reso quindi possibile la
partecipazione della cittadinanza. A presentare l’allevamento progettato per
345mila posti di pollame, l’agronomo Giorgio Dalla Montà e la geologa Patrizia
Miniutti. L’Allevamento avicolo sorgerà a 2.700 metri dalla periferia orientale
del capoluogo, vicino alla vecchia stalla di bovini della famiglia Laurenti,
situata tra via Basson e via Spin, facilmente raggiungibile percorrendo via
Garzara, dalla provinciale che collega Taglio di Po con la Strada
Statale Romea.” Una posizione che
rispetta le distanze dagli altri allevamenti zootecnici-spiega Dalla
Montà- il primo si trova a circa 800 metri di distanza, superiore quindi ai 500metri
minimi previsti”.
“L’impianto
sarà composto da 5 capannoni(locali di stabulazione) che si estenderanno su
3mila mq, per un totale di 15mila mt/q, dove saranno previsti 345mila polli. Abbiamo previsto 4 cicli e mezzo
all’anno se consideriamo il ciclo da 60 giorni per il pollo da carne di 3,2 Kg, che in termini di incremento del
traffico pesante, significa 1,4 mezzi
pesanti al giorno”.
Nel programma presentato, sono previste altre
due tipologie di pollo da carne: il tipo medio(standard) da 2,2, Kg per il quale
serve un ciclo da 46 giorni e il tipo leggero previsto per i polli da
rosticceria da 1,7 kg necessario per un ciclo da 35 giorni”
“La strada
che porterebbe al nuovo allevamento avicolo non è sufficiente per sostenere il traffico pesante-fa sapere
un cittadino tra il pubblico presente- tant’è che se due camion si incrociano,
uno deve fermarsi in una proprietà privata per rendere possibile il transito
dell’altro, perché la strada è stretta”.
Carol Freguglia
e Marino Cester , agricoltori del territorio, hanno spiegato le motivazioni
dell’investimento” abbiamo pensato di investire in allevamenti avicoli, vista la
crisi del settore agricolo e per questo partiremo con un primo allevamento
anche a Porto Viro, in zona Villaregia. Impianto già approvato i cui lavori
partiranno a breve”
Dall’incontro
è emerso che nel sito della provincia non è pubblicata tutta la documentazione relativa al progetto per motivi di spazio e per
questo la consigliera regionale Patrizia Bartelle, residente a Corbola, ha
chiesto la ripubblicazione dell’intero progetto e la riapertura dei termini per
la presentazione delle osservazioni in merito.” E’ la prima volta che viene
preso in carico dalla cittadinanza un progetto del genere-commenta la Bartelle-
solitamente i cittadini se ne accorgono a cose fatte. Quello di oggi potrebbe
essere l’avvio per creare dei cittadini informati. Un laboratorio sociale “
A farsi
carico della questione il sindaco
Michele Domeneghetti che nel raccogliere
le paure dei cittadini, ha proposto all’azienda di sdoppiare i carichi, ovvero
di trasportare i pulcini su camion più piccoli che possano incrociarsi sulla
via Garzara o di attivare un’assicurazione che in qualche modo garantisca una
manutenzione ordinaria della strada.
“La gestione
della pollina è il punto debole del progetto-ha evidenziato la Bartelle-perché l’allevamento
prevede odori nel momento in cui viene stoccata la pollina. Coprire la
concimaia con un telo, non credo sia sufficiente per ridurre le molestie
olfattive” A risponderle il tecnico Dalla Montà “l’impianto che sorgerà avrà un
box predisposto per la pollina a differenza degli altri impianti già costruiti
e il trasporto avverrà in cassoni a tenuta stagna”.
”Per la
questione delle mosche -ha poi risposto Dalla Montà ad un cittadino- è una
situazione che si crea quando la pollina prende la pioggia e avviene la proliferazione delle larve che
attirano quindi le mosche. Una situazione che non si crea se il carico avviene
nei cassoni a tenuta stagna e la pollina viene subito coperta da teli,prima di
essere trasportata”.
Dall’incontro
è emerso che saranno solo tre o quattro le persone che verranno impiegate nell’allevamento
avicolo.
E alla
domanda perché non pensate di avviare l’allevamento avicolo secondo il trend
del biologico,Marino Cester che insieme alla moglie Carol compreranno
probabilmente i tre ettari della famiglia Laurenti, ha risposto” Non ci
conviene come azienda andare nel biologico, perché la richiesta della Veronesi, che ci fornirà i pulcini, necessita di polli
e tacchini per i quali il trend del biologico ha spese maggiori che non
interessano all’azienda”
Il prossimo
appuntamento di presentazione dell’allevamento avicolo alla cittadinanza è
previsto per le ore 21 del prossimo 6 Giugno, sempre nella biblioteca comunale. E i cittadini avranno tempo fino al 2 Luglio per presentare in provincia le osservazioni in merito.
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