“GIOVANI, E’ UNA QUESTIONE DI STILE…DI VITA”. SVELATI NEL
CONVEGNO IN GRAN GUARDIA I RISULTATI DELL’INNOVATIVO PROGETTO “BE ACTIVE”: IL
55% DEI NOSTRI RAGAZZI E’ A RISCHIO SOVRAPPESO
In tanti dispensano consigli e opinioni su come arginare il
crescente problema dell’obesità giovanile. Ma solo in pochi traducono le idee
in iniziative concreto. Tra questi ultimi c’è il Coni Point di Rovigo che, in
stretta collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, cerca di proporre
un modello d’intervento basato in primis sull’innovativo progetto “Be Active”. I
risultati della sperimentazione condotta nel corso dell’anno scolastico in
alcune scuole primarie polesane sono stati spiegati questo pomeriggio nel
convegno “Giovani, è una questione di
stile…di vita”, tenutosi nella sala della Gran Guardia a Rovigo. Un importante appuntamento formativo
inserito tra gli appuntamenti dedicati al mondo della scuola nell’ambito del progetto “Sport a Scuola” sostenuto attraverso
il bando “Sportivamente” dalla Fondazione Cariparo, ieri rappresentata dal
consigliere Maddalena Zanetti.
“Be Active” è nato da un’idea del professore Piero Ambretti e si tradotto in realtà grazie alla collaborazione
con Fabio Vettorello, referente per
l’educazione fisica dell’Ufficio scolastico provinciale. Ieri al loro
fianco, nello spiegare i sorprendenti risultati della ricerca conclusa, c’era
naturalmente anche Lucio Taschin,
delegato del Coni Point di Rovigo. Il progetto si è articolato nella
proposta di “pause attive” in orario scolastico: semplici esercizi ripetuti per
due volte nel corso della mattinata e finalizzati alla stimolazione di un
regime di vita più attivo e sano ma anche al miglioramento del rendimento
scolastico. Queste le primarie
coinvolte: “Miani” Rovigo,
Pincara, Fratta Polesine, Badia Polesine, Ceneselli, Villadose e San Martino di
Venezze. In
totale 48 classi per un totale di circa 740 alunni.
Ma la ricerca condotta si è allargata anche allo studio delle abitudini
extrascolastiche dei ragazzi coinvolti, avvalendosi anche della collaborazione
di alcuni esperti in educazione motoria già coinvolti nel progetto “Sport a
Scuola”. Al fine di
rilevare l'eventuale condizione di sovrappeso, con il conseguente rischio di
obesità, è stata esaminata la composizione corporea di un
campione rappresentativo di tutta la provincia di Rovigo composto da 371 alunni
frequentanti la scuola primaria (157 maschi e 164 femmine, frequentanti le
diverse classi, dalla prima alla quinta). L'analisi dei dati raccolti, forniti
in forma anonima dalle stesse famiglie (nel pieno rispetto della normativa
sulla privacy), ha evidenziato in una percentuale del 26,46% la
presenza di uno o due fattori di rischio tendenziale al sovrappeso corporeo e
all'obesità. La misurazione dei parametri biometrici (indici di massa corporea
e rapporto tra altezza e circonferenza addominale), evidenzia nel 7,78% dei
bambini la contemporanea presenza di diversi fattori di rischio, mentre
nel 18,7% dei casi la tendenza al sovrappeso corporeo è
evidenziata da un solo indicatore biometrico. Nel complesso circa il 55% dei ragazzi risulta comunque avere
un rapporto tra statura e circonferenza addominale compatibile col rischio di sovrappeso
e obesità.
Contestualmente,
per misurare il livello di efficienza fisica dei ragazzi, gli esperti del Coni
Point di Rovigo hanno valutato il grado di sviluppo motorio somministrando a
circo 340 ragazzi gli specifici test proposti dall'americano Dale Ulrich. Tale
protocollo prevede la somministrazione di 12 prove pratiche: 7 sulle abilità
locomotorie (vari tipi di andature ritmiche) e 5 di tipo manipolativo
(palleggiare, calciare, ricevere, lanciare, colpire). Sono stati sottoposti ai
test complessivamente 309 alunni di classe terza (154 di sesso femminile e 155
di sesso maschile). Dai dati rilevati risulta che il 22,91% presenta
un quoziente motorio alto o comunque superiore alla media; il 45,51% dei
soggetti esaminati risulta essere nella media mentre il 31,26 % dei
soggetti denota un quoziente motorio sotto la media o decisamente più basso.
Un apposito
questionario IPAQ, (Questionario sull’attività fisica quotidiana) ha permesso
inoltre di verificare la quantità di attività svolta settimanalmente dagli alunni
della scuola primaria. Il 74% degli alunni raggiunge la scuola accompagnato
in auto dai genitori, solo il 16,4% ci va a piedi o in
bicicletta. Mentre il 31% dei bambini svolge quasi ogni giorno
una quantità ottimale di attività aerobica, (attestandosi ai livelli quotidiani
raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità), camminando o pedalando
per almeno 15-20 minuti consecutivi, il 27% risulta sufficientemente
attivo (esercitandosi almeno 3-4 volte alla settimana); addirittura il 41% risulta
invece decisamente poco attivo o totalmente sedentario.
Per quanto
concerne la pratica sportiva, dal sondaggio condotto risulta che il 14,5% degli
alunni della scuola primaria non pratica alcuna disciplina sportiva, il 27% pratica
uno sport un solo giorno alla settimana, il 48.5% si allena
due o tre volte alla settimana e solo l'8% mantiene una frequenza
più assidua (da 4 a 6 allenamenti settimanali). Fortunatamente il 42% dei
bambini sopperisce a tale mancanza svolgendo una qualche attività fisica in
forma libera, giocando con i coetanei per almeno un'ora quasi tutti i giorni
della settimana, il 19,5% riesce a farlo almeno 3 o 4 volte
alla settimana, mentre il 35% trascorre il tempo libero a giocare
con gli amici soltanto una o due volte alla settimana.
Le insegnanti
delle scuole primarie coinvolte nel progetto “Be Active” hanno potuto
constatare l'efficacia delle “pause attive” registrando in tutte le classi un
effettivo miglioramento nel comportamento. Gli alunni in generale risultano
infatti più sereni e disponibili, più attenti e motivati all'apprendimento.
Appare migliorato anche il livello dei rapporti interpersonali e, nel contempo,
più contenuto il tasso di conflittualità e spirito competitivo.
E' stata infine
raccolta l'opinione dei genitori degli alunni coinvolti nel progetto mediante
un sondaggio condotto online compilato complessivamente da 148 famiglie. Lo
svolgimento quotidiano in orario scolastico delle "pause attive”, della
durata di cinque minuti ciascuna, ha raccolto il 95% di consenso e pareri favorevoli delle famiglie. Risulta
apprezzabile e sorprendente che, secondo quanto affermato dagli stessi
genitori, nel 93% dei casi i bambini protagonisti di “Be
Active” appaiono effettivamente più attivi durante la
settimana. Un dato che
conferma la bontà dell’iniziativa promossa dal Coni Point di Rovigo e che apre ottime
prospettive per continuare a incentivare l'assunzione di uno stile di vita
attivo da parte dei giovani, con possibili positive ricadute sulle loro
future condizioni di efficienza fisica e salute.
Nel convegno in Gran Guardia si è parlato anche di alimentazione
giovanile per cercare di affiancare ai dati raccolti alcune nozioni pratiche da
applicare a tavola. La nutrizionista
Laura Cominato ha spiegato a genitori, educatori e insegnanti le “Buone regole dell’alimentazione giovanile”.
Tanti consigli su come migliorare lo stile di vita dei nostri ragazzi attraverso
una scelta consapevole degli alimenti e un corretto dosaggio degli stesi
durante i pasti.
Durante la serata il Coni Point di Rovigo ha premiato anche la
classe 5° della primaria “Carducci” di Ficarolo, vincitrice del Concorso “Campioni di Fair Play”
organizzato nell’ambito del progetto “Sport di Classe” 2017/2018. Alla classe
va un buono acquisto di 200 euro spendibile nei negozi Decathlon, oltre ai
tanti gadget offerti dal Coni Point di Rovigo.
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