Arte
per la libertà
il
festival della creatività per i diritti umani
Dopo
il grande successo della prima edizione torna “Arte
per la Libertà – il festival della creatività per i diritti
umani”.
Per
il secondo anno “Voci
per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”
a cura di Michele Lionello e “DeltArte
– Il delta della creatività”a
cura di Melania Ruggini
si
sono uniti per dare vita ad un unico
grande festival
che ha come scopo la sensibilizzazione sul tema dei diritti umani
attraverso l’arte. La fusione dei molteplici volti dell’arte
all’interno di un unico format culturale che prende il nome di
“Arte per la Libertà”, si è rivelata la formula vincente
attraverso cui l’associazione Voci per la Libertà, sostenuta da
Amnesty International Italia, sta veicolando il proprio messaggio.
L’offerta, ricca e coerente con le anima di entrambe le realtà, si
è resa possibile attraverso la collaborazione con numerosi enti,
associazioni partner e i fondi messi a disposizione da due importanti
bandi: MiBACT,
SIAE,
nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i
giovani, per la cultura” e Fondazione
Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo attraverso
il bando "CulturalMente Impresa".
Il
2018 è
l’anno in cui la manifestazione, che spazia da aprile a luglio,
vede allargare i propri orizzonti
oltre il Polesine, toccando
le provincie di Ferrara e di Padova.
Non solo: quest’anno le forme artistiche si ampliano e grazie al
lavoro degli scorsi anni il festival non realizza “solo” numerosi
eventi ma è produttore di cultura:
il docufilm “Presi a Caso”, il progetto multimediale
“Inalienabile” e il libro sui vent’anni di storia di Voci per
la Libertà.
Creare
consapevolezza sull’importanza della tutela dei diritti umani
rimane l’obiettivo principale. Per farlo anche quest’anno “Arte
per la libertà” riempirà il territorio con i suoni della musica e
delle percussioni africane, con i colori delle opere d’arte e dei
murales, le danze sui magnifici tramonti del suo Delta. Arte,
musica, cinema, presentazioni, opere teatrali, spettacoli di danza
sono
le espressioni artistiche scelte per trasmettere e diffondere,
coinvolgendo un pubblico sempre più vasto, i valori di libertà e
uguaglianza sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Dando
uno sguardo al programma,
il calendario si è aperto con i laboratori
didattici dedicati alle scuole: bambini
e ragazzi delle province di Padova e Rovigo sono stati i protagonisti
di un’azione creativa fatta di musica, cinema e murales nei mesi di
aprile e maggio. Gli studenti sono diventati nuove voci al fianco di
chi sostiene e lotta quotidianamente per il rispetto dei diritti
umani nel mondo.
Per
quanto riguarda
l’arte contemporanea,
anche quest’anno la street art si conferma la soluzione vincente
proposta dalla curatrice
Melania Ruggini per
trasmettere importanti messaggi sui diritti umani alle scuole e alle
comunità locali e per la rigenerazione urbana delle periferie. Dal
frutto di alcuni laboratori didattici dal titolo “Arte
per i diritti umani”
stanno prendendo vita numerose opere urbane, nate dal coinvolgimento
degli artisti di DeltArte e degli studenti delle scuole medie e
superiori delle province di Padova e Rovigo, che si sentono artisti
per un giorno, concorrendo alla realizzazione delle opere. Nel Delta
del Po, e ora anche nelle province di Padova e Ferrara, sta dunque
prendendo forma un vero e proprio museo
diffuso dove
poter scoprire le opere pubbliche di Tellas,
Dem, Lucamaleonte, Hitnes, Melinda Sefcic e
tanti, tanti altri. Tra gli street artist di quest’anno si
segnalano Riccardo
Buonafede, Gianluigi Zeni, Centocanesio, Zentequerente.
Particolarissime
anche le
due cacce alla street art a Loreo e a Comacchio,
rispettivamente l’8 e il 15 giugno, ad opera di Gian
Luigi Zeni e Marco Mei.
I due artisti under 35 coinvolgeranno le scuole della città per
creare un percorso itinerante in cui ricercare i loro stencil; un
progetto che racchiude il potere del gioco, della socializzazione,
dell’educazione, della scoperta del territorio. Un modo inedito per
accogliere i turisti nel proprio territorio, enfatizzando alcuni
scorci e punti di interesse delle città proprio grazie alla street
art.
Grazie
al documentario “Presi
a caso" di Alberto Gambato e Laura Fasolin
e prodotto dall'Associazione Voci per la Libertà, gli spettatori
polesani e patavini hanno avuto la possibilità di vedere il
documentario sull'eccidio di Villadose, premiato nel 2016 con una
Menzione Speciale al Premio "Filmare la Storia" di Torino.
Cinque appuntamenti in 11 giorni, dal 16 al 27 aprile, inseriti come
anteprime di Arte per la Libertà.
Dopo
il cinema, spazio
al libro
legato ai vent’anni del festival musicale. Il volume, intitolato
“Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, racchiude in
176 pagine di foto, colori, ricordi e testi i ricordi di tutti coloro
che in questi anni sono passati per il festival iniziato a Villadose
(RO) nel 1998. Hanno voluto dare un contributo molti dei protagonisti
di questi due decenni, da Ivano
Fossati a Daniele Silvestri, Carmen Consoli, Mannarino, Paola Turci,
Simone Cristicchi,
dal presidente di Amnesty International Italia Antonio
Marchesi
al portavoce Riccardo
Noury;
tanti i giovani artisti emergenti che raccontano il “loro”
festival, le emozioni e gli aneddoti vissuti; sino ad alcuni dei
volontari che rendono possibile ogni anno la manifestazione a
Rosolina Mare. Le presentazioni, in un mix di parole e musica stanno
diventando un biglietto da visita davvero importante per il festival;
da Faenza a Villorba, da Rovigo a Monselice ad Adria, tanti
appuntamenti legati al rapporto tra musica e diritti umani.
Confermati
come l’anno scorso gli eventi legati alle
esibizioni di fine anno di
alcune scuole superiori di Adria e Badia Polesine e allo spettacolo
“Il carcere in piazza”.
Forte il legame con il territorio anche grazie agli eventi turistici
come le crociere sul Delta del Po e le feste in spiaggia. Le proposte
teatrali si sono ampliate con tre diverse rappresentazioni a
Villanova Marchesana, San Bellino e Polesella.
Tra
le novità di questa seconda edizione di Arte per la Libertà la
presenza
della danza con
uno stage e percussioni africane e delle performance di danza
contemporanea inserite negli eventi turistici e nel programma di Voci
per la Libertà.
E
proprio il concorso
è il cuore pulsante del festival, che, dopo un compleanno
importante, è pronto per le ventunesima
edizione
che si terrà a Rosolina
Mare dal 19 al 22 luglio.
Come di consueto, cantanti e gruppi emergenti si susseguiranno sul
palco per far sentire la voce di chi non ha voce, attraverso brani
che si ispirano alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e
aggiudicarsi il premio Amnesty Italia Emergenti. Mentre, ormai noto,
è il vincitore
del Premio Amnesty Italia 2018, ossia
Brunori
Sas, con
il brano “L’Uomo
nero”,
che riceverà il riconoscimento domenica 22. Ha ringraziato di cuore
Amnesty Italia e Voci per la Libertà per il premio ad una canzone
che non vuole cadere nella retorica scontata, ma tracciare la
condizione di un uomo che si chiede cosa sia giusto fare di fronte al
ritorno di vecchie forme d’odio che si pensavano scomparse.
ALCUNE DATE
Sabato
19 Maggio
ore
12.00 Villadose
(RO)
Viale Matteotti
Inaugurazione
murales di
CENTOCANESIO
Sabato
19 Maggio
ore
22.00 Rovigo
Piazza Vittorio Emanuele
Presentazione
libro Voci per la Libertà con DIODATO e CARLO VALENTE
Domenica
20
Maggio
Ore
18.30 Porto Tolle (RO)
Attracco Ca’ Tiepolo
Crociera
nel Delta del Po con CARLO VALENTE e PERFORMANCE DI DANZA*
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