SANITA’.
PRIMO CASO DI WEST NILE DEL 2018 IN VENETO. ATTIVO SISTEMA DI
SORVEGLIANZA REGIONALE. COLETTO, “PREVENZIONE FUNZIONA, AZIONI DI
CONTRASTO, CURE GARANTITE”. RACCOMANDAZIONI PER LE PERSONE. 2 LINK
PER INFORMAZIONI
Il
12 giugno scorso il sistema regionale di sorveglianza integrata di
malattie trasmesse da vettori, con l’Istituto Zooprofilattico delle
Venezie ha rilevato la prima positività per virus West Nile (WNV) in
un pool di zanzare
catturate
in una trappola posizionata nel comune di Villa Bartolomea (Verona).
Nei giorni successivi sono state rilevate positività anche in altre
trappole delle province di Treviso e Venezia. Alle positività per
WNV nelle zanzare è seguito nella giornata del 26 giugno la conferma
di laboratorio del primo caso di malattia neuro-invasiva da virus
West Nile del 2018 in una persona residente a Polesella in provincia
di Rovigo. Dal
1 giugno è attivo il sistema di sorveglianza delle malattie
trasmesse da vettori, tra cui la febbre West Nile:
a seguito dei riscontri la Regione, le Aziende ULSS ed i Comuni hanno
attuato attività specifiche di contrasto previste dal Piano
regionale.
E’
questo il quadro tracciato dalla Direzione Prevenzione dell’Area
Sanità e Sociale della Regione del Veneto rispetto al ripresentarsi,
anche quest’anno, dell’infezione da virus West Nile, trasmesso
dalla zanzara comune del genere Culex
presente nel nostro territorio.
“Conosciamo
bene questa realtà – sottolinea l’Assessore alla Sanità Luca
Coletto – e anche
quest’anno,
dal primo giugno abbiamo attivato un capillare sistema di
sorveglianza, abbinato ad azioni di contrasto il più incisive
possibile. Il contagio umano nella forma neuro-invasiva – aggiunge
l’Assessore – non è fortunatamente frequente ma, quando si
presenta, il sistema sanitario, già allertato, è in grado di
riconoscere prontamente la malattia ed erogare cure efficaci, quando
un paziente si presenta con determinati sintomi di interessamento
neurologico”.
La
Regione del Veneto dal 2010, in accordo con le autorità nazionali,
ha implementato un sistema regionale di sorveglianza integrata
clinico, entomologico e veterinario per uno stretto monitoraggio
degli agenti patogeni trasmessi da vettori. Nel corso degli anni la
Regione Veneto ha inoltre predisposto un piano di lotta alle zanzare
che prevede l’effettuazione, da parte dei Comuni di interventi di
disinfestazione prevalentemente dei focolai larvali e in casi
specifici, adulticidi. Le Aziende Ulss hanno il compito di valutare
l’efficacia dei trattamenti.
Il
virus West Nile, comparso in Veneto nel 2008, è trasmesso all’uomo
dalle zanzare del genere Culex infette che pungono prevalentemente
nelle ore crepuscolari e notturne.
L’infezione
da virus West Nile nella maggior parte dei casi decorre nell’uomo
in modo asintomatico. Nel 20% dei casi possono verificarsi sintomi di
lieve natura come febbricola, mal di testa, nausea, vomito, eruzioni
cutanee (febbre West Nile, WNF). In una piccola percentuale di casi,
in particolare nelle persone anziane e debilitate, si possono
presentare febbre
alta, debolezza muscolare e complicanze neurologiche come encefalite
(Malattia neuroinvasinva – WNND). Si sottolinea che l’infezione
non si trasmette per contagio diretto da uomo a uomo, ma solamente
attraverso la puntura di zanzara infetta, o attraverso le donazioni
di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti di persone con
infezione.
Nel
nostro territorio, inoltre, da alcuni anni è presente anche la
zanzara Aedes
albopictus
(zanzara tigre), che può trasmettere le infezioni da virus Dengue,
Chikungunya e Zika. Questo tipo di zanzara punge preferibilmente
nelle ore diurne, con un massimo di attività nelle ore successive
all’alba e nelle ore che precedono il tramonto.
I cittadini, raccomanda la
Direzione Prevenzione della Regione - possono svolgere un ruolo
importante per evitare la proliferazione delle zanzare attraverso
l’adozione di semplici comportamenti come:
- non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, etc.
- svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli;
- coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne);
Per
evitare la puntura di zanzara negli ambienti in cui non sia
disponibile la climatizzazione è fortemente consigliata
l’applicazione a porte e finestre di zanzariere a maglie strette,
oltre all’utilizzo di dispositivi elettro emanatori insetticidi
liquidi o a piastrine.
All’aperto,
per la protezione individuale dalle punture di zanzare è
consigliabile indossare indumenti di colore chiaro, il più possibile
coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi). Un sufficiente livello
di protezione è inoltre assicurato dall’utilizzo di repellenti da
applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con
frequenza. Nell’uso di questi prodotti bisogna seguire
scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e deve
essere adottata la massima cautela nei bambini o su pelli sensibili.
I prodotti repellenti non devono essere applicati sulle mucose
(labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa, mentre possono
essere invece utilizzati sui vestiti per aumentarne l’effetto
protettivo.
Per
una scelta informata sui repellenti è disponibile una guida “Scelta
e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare”
consultabile al seguente link al sito regionale:
https://www.regione.veneto.it/web/sanita/zanzara-tigre.
Infine
nella Regione Veneto, a seguito del riscontro della recente
positività del virus West Nile nelle zanzare in sequenza ravvicinata
in diverse province e della notifica di un caso umano di encefalite
sono state attivate le misure di controllo sulle donazioni di sangue
ed emocomponenti, di organi e tessuti per evitare la diffusione
dell’infezione. Ulteriori informazioni su
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