Corbola: Ecco cosa porterà l’allevamento avicolo
progettato tra via Basson e via Spin: Incremento del traffico pesante, odori molesti e l’assunzione
di tre corbolesi la cui abitazione dista
a meno di 150 metri dall’allevamento avicolo.
Si è svolto mercoledì 6 Giugno nella biblioteca
comunale di Corbola il secondo incontro informativo pubblico sulla
presentazione del progetto per l’insediamento di un allevamento intensivo per
la produzione di 345mila polli da carne
che dovrebbe sorgere tra via Basson e Via Spin. Location alla quale si arriva dopo aver percorso via Garzara, dalla strada
provinciale che collega Adria con la SS Romea 309. Cinque capannoni con
impianto fotovoltaico, che sorgeranno nelle adiacenze della vecchia stalla
della famiglia Laurenti. Dai dati snocciolati dal tecnico Dalla Montà, è emerso che la
produzione dei 345mila polli, sarà spalmata in tre cicli diversi: quello leggero
ogni 35 giorni per i polli da rosticceria, quello medio ogni 46 giorni e quello
pesante ogni 60 giorni.
Il sindaco ha evidenziato che il comune è tra i
partecipanti al percorso che devono
promuovere le osservazioni e per renderle possibili metterà a
disposizione gli uffici comunali dove i cittadini potranno trovare un modulo
apposito. ”Sono qui come vostro rappresentante e porterò in provincia le
osservazioni che emergeranno- ha detto il primo cittadino-“
Dalla riunione sono emerse sostanzialmente alcune
osservazioni
·
Tre abitazioni sono situate a meno di 150 metri
dalle strutture di allevamento animali in progetto, che in automatico
diventerebbero abitazioni aziendali, nel momento in cui i residenti verranno
assunti come unità lavorative nell’attività dell’allevamento. “Un’azione secondo
la quale –ha evidenziato la consigliera
Patrizia Bartelle- non può essere considerata motivo sufficiente per ovviare
alle distanze minime delle abitazioni dall’allevamento avicolo, come previsto
dalla legge
·
Secondo lo studio dell’azienda Freguglia
Carol, l’emissione degli odori della pollina stoccata all’interno verrebbe contenuta con l’adozione di un telo impermeabile di
copertura. Ma nell’osservazione fatta
dalla consigliera Patrizia Bartelle, gli odori che si svilupperebbero, non
potrebbero essere limitati al telo sulla concimaia per gli effetti delle
sostanze chimiche come l’acido solfidrico e l’ammoniaca, causa di odori molesti." Inoltre- ha fatto presente la Bartelle- per lo smaltimento della pollina non ci sono tracce di contratti già stilati".
·
Secondo lo studio fatto dai due tecnici Giorgio
Dalla Montà e Patrizia Miniutti ci sarebbe un incremento del traffico pesante
di 1,4 mezzi al giorno: 2 automezzi per la consegna dei pulcini x 10 cicli,16
automezzi per portare via il pollame adulto, 5 automezzi per il trasporto del
mangime. Un dato che secondo la Bartelle non terrebbe conto del calcolo degli
automezzi per la pollina in uscita, perché non riportato nello studio
presentato dai tecnici della Freguglia Carol". Per dire che non è chiaro come sia
stato calcolato l’incremento del traffico pesante
Dalla platea evidenti i
rumors degli abitanti delle vie
adiacenti al sito dove dovrebbe sorgere l’allevamento avicolo, i quali hanno
sollevato la problematica della strada stretta di via Spin. (Stretta al punto
tale che due mezzi pesanti non riescono ad incrociarsi se uno non parcheggia in proprietà privata).In
merito il sindaco ha risposto che è in atto
un accordo tra terzisti e azienda per risolvere tale criticità. Mentre per l’apporto
dell’acqua, gli impianti sarebbero congrui, secondo quanto affermato dal tecnico Dalla Montà.
Per la questione sulle misure di mitigazione (emissioni di PM10 e PM2,5) è intervenuto Stefano Rinaldi del comitato terre nostre di Villadose "Il Veneto ha la maglia nera per l'inquinamento dopo Milano, seguito dalla nostra provincia.L'incremento del traffico pesante crea inquinamento, come le emissioni di PM10 e PM 2,5 di cui si parla tanto e soprattutto secondo i dati dell'OMS.Esiste un esempio proprio vicino a noi per le limitazioni sulle emissioni"-ha evidenziato Rinaldi- Parlo della richiesta della Liberelle che ha chiesto nel comune di Taglio di Po l'ampliamento dell'impianto avicolo da 450mila capi a un totale di 1.111.104 capi. Una richiesta per la quale la Via(commissione di valutazione d'impatto ambientale)ha applicato la normativa (D.lgs n.171 del 21Maggio 2004 previsto dalla direttiva 2001/81 Ce del 23 Ottobre 2001)per la limitazione delle sostanze inquinanti ad effetto acidificante e di conseguenza ha imposto il numero dei capi a 865mila .(determina n.1223 depositata sul sito della provincia e relativo verbale Via).
Il prossimo incontro tra i
cittadini per altre osservazioni è previsto per il 19
Giugno, in una sede ancora da definire, mentre il deposito delle osservazioni
alla provincia, dovrà avvenire entro il 2 Luglio 2018.
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