mercoledì 13 giugno 2018

POLESINE:FONDI ALNG,CONSVIPO"ENTE PARCO ASSENTE AL TAVOLO CONCERTATIVO"

Riceviamo e pubblichiamo dal Consvipo

Polesine:fondi Alng,COnsvipo"l'ente parco assente al tavolo concertativo per la destinazione dei fondi"

In relazione ad alcune dichiarazioni, rilasciate alla stampa locale dal Dr. Mauro Giovanni Viti, Commissario Straordinario dell’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, a riguardo dei suoi rapporti con il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine in relazione alla gestione dei fondi erogati al territorio a seguito della realizzazione del Terminal GNL al largo di Porto Viro, si rendono necessarie alcune precisazioni per rispetto alla realtà dei fatti, stravolti dalle parole del dirigente regionale, che dovrebbe evitare interventi politicamente orientati.

Una prova di questo atteggiamento si ha nel fatto che, da quando opera la gestione commissariale, totalmente avulsa dalle rappresentanze del territorio, l’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po ha interrotto quella proficua collaborazione con il Consorzio, che vi è sempre stata fino a che l’Ente era amministrato da persone che erano espressione del Polesine.

Per quanto riguarda l’utilizzo di tutte le risorse legate alla realizzazione del terminal, fra le quali vi sono quelle dedicate all’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, si precisa che la loro destinazione è stabilita dal Consiglio d’Amministrazione del Consorzio per lo Sviluppo del Polesine, previa acquisizione del parere del Tavolo Concertativo Fondi ALNG.

Questo Tavolo, convocato e presieduto dal Presidente della Provincia di Rovigo è stato istituito dall’I.P.A. Intesa Programmatica d’Area “Sistema Polesine” ed è composto dal Presidente della Camera di Commercio, dal Presidente (ora dal Commissario Straordinario) dell’Ente Parco, dai rappresentanti di tutte le istanze economiche e sociali del territorio, dall’ANCI Veneto e dai Sindaci dei comuni superiori ai 10.000 abitanti.

Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, che pure potrebbe farlo, non ha mai approvato contribuzioni ad un progetto che non avesse prima ottenuto il parere favorevole del Tavolo concertativo.

Il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine è una Pubblica Amministrazione per cui i contributi in questione sono approvati con una delibera del Consiglio d’Amministrazione, che viene pubblicata sul sito internet dell’Ente, dapprima nella sezione Albo Online e successivamente nella sezione Amministrazione Trasparente nella quale sono visibili e scaricabili tutte le delibere adottate dal 2011 ad oggi.

L’Ente Parco, quindi, dovrebbe essere a perfetta conoscenza della destinazione delle somme in questione, sia perché è componente permanente del Tavolo Concertativo, che esprime il parere su queste destinazioni, sia perché, come chiunque altro, può verificarlo in ogni momento consultando sul sito internet le deliberazioni del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio.

Lo stesso Ente Parco, fino a quando ha partecipato alle sedute del Tavolo, ha sempre espresso il suo parere favorevole alla destinazione delle risorse a lui dedicate, poi, inspiegabilmente, dal 20 giugno 2016, pur sempre regolarmente invitato, ha ritenuto di interrompere la sua presenza alle riunioni dell’organismo.

In ogni caso va rilevato come i progetti che hanno ricevuto l’unanime parere favorevole del Tavolo Concertativo, senza che l’Ente Parco abbia ritenuto di partecipare alle sedute, riguardano, per la quasi totalità, gli interventi relativi ai ponti di barche del Delta del Po.

A questo proposito si ricorda che, in diverse sedi, come il 16 febbraio 2017, presso la sede della Giunta Regionale del Veneto, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti (che aveva convocato e presiedeva la riunione) e di quello al Territorio, Cultura e Sicurezza, Avv. Cristiano Corazzari, oltre che dei Sindaci dei Comuni interessati, l’Ente Parco ha espressamente dichiarato che le somme in questione erano destinate agli interventi di ripristino della piena funzionalità degli stessi ponti di barche.

Ecco perché i dubbi del Commissario Straordinario sulla gestione dei fondi erogati al territorio a seguito della realizzazione del Terminal GNL al largo di Porto Viro sono meramente strumentali e non hanno alcuna ragione di esistere.





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