“L’entrata in giunta nella città capoluogo del segretario provinciale della Lega Nord, Stefano Falconi, ha destato da parte dei rappresentanti centristi una ferma protesta senza però un adeguato seguito.”Esordiscono così Enrico Bonafè, coordinatore comunale di Forza Italia e Paolo Bologna coordinatore comunale di Federazione di Centro Udc-Cdu . “Abbiamo anche letto quanto affermato dal consigliere comunale Fabio Benetti, leghista doc, che denuncia in maniera chiara e forte quanto sta succedendo nel suo partito a livello nazionale e afferma in maniera esplicita e coraggiosa ‘costretti a stare zitti o rischiamo l’espulsione’ contestando con ciò la linea politica portata avanti dal segretario nazionale Matteo Salvini. Ora, una vicenda come quella della nomina di Falconi ad assessore non può passare sotto silenzio né all’interno della Lega né a livello di opinione pubblica. Infatti molti rodigini, politici e non, ritengono tale scelta semplicemente scandalosa. La prima domanda che si pongono è se la città di Rovigo non sia in grado di esprimere un leghista all’altezza della situazione. A questo proposito ricordiamo il percorso politico e le scelte fatte da Falconi dal momento che è stato eletto segretario provinciale, dopo aver dichiarato ai quattro venti, sia sui mezzi di comunicazione che nelle riunioni, che avrebbe ricostituito il centrodestra sul modello regionale in tutti i comuni chiamati al voto. Stessa linea dichiarata con fermezza anche da Pako Massaro di Rosolina, responsabile della Lega dell’area del delta. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e cioè che a Porto Viro hanno scambiato la destra con la sinistra alleandosi con il Pd escludendo Forza Italia e Federazione di Centro, che tra l’altro sono in maggioranza nella giunta rodigina. Risultato politico che si commenta da solo. Aggiungiamo che tutto ciò ha provocato la deflagrazione della Lega portovirese umiliandone i responsabili che avevano sempre dichiarato alleanze coerenti con il centrodestra e soprattutto avevano espresso contrarietà assoluta alla candidatura della Veronese. Nonostante tutto ciò, siamo ancora in attesa di una virile reazione di chi ha subìto tali umiliazioni politiche tanto da farli apparire degli agnelli sacrificali. Ora ci si chiede – concludono Bonafè e Bologna - se la nomina di Falconi sia un premio per le scelte fatte soprattutto a Porto Viro, fuori da qualsiasi linea politica del partito, se la Lega sia diventata una specie di onlus benefica, o altre motivazione che il tempo, che è sempre galantuomo, ci farà scoprire. Ma al di là degli alleati che seppur hanno abbozzato una certa presa di posizione, ci chiediamo cosa ne pensino all’interno della Lega rodigina, soprattutto il consigliere Fabio Benetti, che come ricordato, con grande determinazione ha pubblicamente denunciato il proprio dissenso nei confronti delle scelte adottate, a suo parere, fuori dalle linee politiche leghiste”.
sabato 16 settembre 2017
PORTO VIRO: FORZA ITALIA-UDC/CDU"LA SCELTA DI FALCONI COME ASSESSORE E' UNA SCELTA SCANDALOSA"
“L’entrata in giunta nella città capoluogo del segretario provinciale della Lega Nord, Stefano Falconi, ha destato da parte dei rappresentanti centristi una ferma protesta senza però un adeguato seguito.”Esordiscono così Enrico Bonafè, coordinatore comunale di Forza Italia e Paolo Bologna coordinatore comunale di Federazione di Centro Udc-Cdu . “Abbiamo anche letto quanto affermato dal consigliere comunale Fabio Benetti, leghista doc, che denuncia in maniera chiara e forte quanto sta succedendo nel suo partito a livello nazionale e afferma in maniera esplicita e coraggiosa ‘costretti a stare zitti o rischiamo l’espulsione’ contestando con ciò la linea politica portata avanti dal segretario nazionale Matteo Salvini. Ora, una vicenda come quella della nomina di Falconi ad assessore non può passare sotto silenzio né all’interno della Lega né a livello di opinione pubblica. Infatti molti rodigini, politici e non, ritengono tale scelta semplicemente scandalosa. La prima domanda che si pongono è se la città di Rovigo non sia in grado di esprimere un leghista all’altezza della situazione. A questo proposito ricordiamo il percorso politico e le scelte fatte da Falconi dal momento che è stato eletto segretario provinciale, dopo aver dichiarato ai quattro venti, sia sui mezzi di comunicazione che nelle riunioni, che avrebbe ricostituito il centrodestra sul modello regionale in tutti i comuni chiamati al voto. Stessa linea dichiarata con fermezza anche da Pako Massaro di Rosolina, responsabile della Lega dell’area del delta. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e cioè che a Porto Viro hanno scambiato la destra con la sinistra alleandosi con il Pd escludendo Forza Italia e Federazione di Centro, che tra l’altro sono in maggioranza nella giunta rodigina. Risultato politico che si commenta da solo. Aggiungiamo che tutto ciò ha provocato la deflagrazione della Lega portovirese umiliandone i responsabili che avevano sempre dichiarato alleanze coerenti con il centrodestra e soprattutto avevano espresso contrarietà assoluta alla candidatura della Veronese. Nonostante tutto ciò, siamo ancora in attesa di una virile reazione di chi ha subìto tali umiliazioni politiche tanto da farli apparire degli agnelli sacrificali. Ora ci si chiede – concludono Bonafè e Bologna - se la nomina di Falconi sia un premio per le scelte fatte soprattutto a Porto Viro, fuori da qualsiasi linea politica del partito, se la Lega sia diventata una specie di onlus benefica, o altre motivazione che il tempo, che è sempre galantuomo, ci farà scoprire. Ma al di là degli alleati che seppur hanno abbozzato una certa presa di posizione, ci chiediamo cosa ne pensino all’interno della Lega rodigina, soprattutto il consigliere Fabio Benetti, che come ricordato, con grande determinazione ha pubblicamente denunciato il proprio dissenso nei confronti delle scelte adottate, a suo parere, fuori dalle linee politiche leghiste”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento