ADRIA (RO) - Sarà ufficializzato al primo punto dell'ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo il passaggio pentastellato di testimone da Cristina Caniato a Elena Suman. Un'azione importante e significativa che permette al M5S di continuare ad essere attivo per il bene dei cittadini. A dimostrarlo il motivo delle dimissioni della Caniato, la quale ha annunciato che per impegni personali e famigliari non riesce a seguire con il dovuto impegno le problematiche legate al bene della collettività..
E i temi critici nel comune di Adria non mancano. Basti pensare al caso Coimpo.
Nell'occasione della seduta pubblica infatti, Suman annuncerà la richiesta, protocollata al comune e indirizzata al sindaco, di poter partecipare al tavolo tecnico previsto venerdì 15 settembre. Alla riunione di concertazione, secondo quanto dichiarato oggi al Corriere dal sindaco, parteciperanno i tre parlamentari del territorio, Regione, Arpav, Uls 5 e Provincia, che tratteranno della questione spinosa della bonifica ambientale del sito.
”Non risulta quindi la partecipazione della voce di dissenso politico come il senatore Giovanni Endrizzi e Patrizia Bartelle per il M5S e neppure i rappresentanti del comitato di Ca Emo - informano i cinque stelle. Disappunto espresso anche dal componente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse ai rifiuti il pentastellato Andrea Zolezzi, che ascoltó dalla viva voce dell'allora assessore all'ambiente Furlanetto, le criticità legate ai lavori di bonifica".
“Una problematica di interesse nazionale, come il caso Coimpo, non deve essere risolta solo da chi rappresenta alcuni colori politici - proseguono i pentastellati - ma deve permettere a tutte le forze politiche e ai rappresentanti del comitato di Ca Emo di poter partecipare e vagliare le soluzioni con condivisione. Tutte le rappresentative politiche che compongono il consiglio comunale perchè elette dai cittadini, hanno il diritto di seguire il problema causato dalla Coimpo. Soprattutto nel momento in cui si legge sui giornali che gli oltre 5 milioni di euro per la bonifica del sito saranno presi dalle tasche dei cittadini. Non sono già abbastanza 4 vite umane.
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